Napoli Milionaria

La Compagnia Teatrale del Cral, i Liberi PensAttori, dopo il successo del 2010 al Teatro Sociale di Natale in Casa Cupiello, torna con Napoli Milionaria. i biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Sociale La Compagnia si prefigge oggi di promuovere progetti di solidarietà sociale, offrendo il lavoro volontario di tutti i componenti a favore di Associazioni del Territorio Comasco. Nel 2011 ha recitato al Don Guanella per "Qui le Stelle ONLUS", nel 2012 a Dongo per la LILT Lega Italiana Lotta ai Tumori. Quest'anno i sosterremo l'AISM, e il progetto Libera il Tempo: Coordinamento di Associazioni che si occupano dell’organizzazione del tempo libero per soggetti con disabilità psichiche - http://liberailtempo.blogspot.it/

Napoli Milionaria -13 dicembre al Teatro di Dongo

Come nasce

L’esperienza teatrale nasce nel Cral nel 2010, con la realizzazione, su spinta della Direzione Asl, della commedia “Natale in Casa Cupiello” andata in scena al Teatro Sociale l’11 dicembre 2010, con un successo incredibilee il teatro quasi esaurito e il pubblico entusiasta…. I componenti della aziendale compagnia teatrale si rimboccano le maniche, ricominciano le prove, sempre all’interno del Parco S.Martino, e ripropongono la commedia al Teatro S. Teodoro di Cantu, ripetendo il successo. L’idea dell’attività teatrale diventa a questo punto concreta, reale, possibile..

Anche l’idea del Teatro si muove dalla volontà di promuovere iniziative di carattere educativo,formativo e sociale. Programmi futuri sono promuovere il teatro come elemento di benessere socializzante, e di prevenzione, “andando in scena” su palcoscenici particolari. Un progetto di promozione del benessere, diverso, vicino alle persone.

Per il 2011 il calendario prevede nelle intenzioni tre repliche di Natale in casa Cupiello, sempre con la collaborazione di Dario Tognocchi, a Como a Natale la recita sara effettuata direttamente all’interno delle mura del carcere, e poi per promuovere l’iniziativa anche sugli altri territori comaschi, una replica a Porlezza…